Licata: “Pedaggio dimezzato per la tangenziale di Varese, tappa importante di una battaglia lunga 10 anni”

Tratto da VareseNews.it

Il consigliere regionale di Forza Italia commenta la misura di Regione Lombardia: “A breve un tavolo anche per la realizzazione del nuovo svincolo di Gazzada”.

«Dopo una serrata trattativa che ho intavolato nei mesi scorsi in Regione con i vertici delle società Pedemontana Spa e Concessioni Autostradali Lombarde Spa, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi, si è raggiunto l’accordo di ridurre del 50% il pedaggio sulla tangenziale di Varese per gli automobilisti che la percorrono regolarmente. Un risultato molto importante, tappa fondamentale, ma non finale, di una battaglia che conduco da anni, prima da sindaco di un comune attraversato dalla Pedemontana, poi da consigliere provinciale e ora da consigliere regionale. Finalmente si rompe il tabù dell’immutabilità del pedaggio, anche grazie al fronte comune delle istituzioni territoriali. A breve un tavolo anche per la realizzazione del nuovo svincolo di Gazzada», così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Forza Italia e membro della commissione regionale Infrastrutture e Mobilità.

Nei mesi scorsi, dai dati dettagliati dei passaggi di auto sulla tangenziale Pedemontana di Varese era emerso uno scarso utilizzo dell’infrastruttura da parte di chi attraversa regolarmente quell’asse viario. «Automobilisti pendolari che, a causa del salatissimo pedaggio, preferiscono utilizzare la strada provinciale e la viabilità locale, alimentando le code tra la rotonda del ponte di Vedano e lo svincolo A8 di Gazzada, e congestionando il traffico in tutta l’area a sud del comune di Varese – continua Licata – Da qui la richiesta che ho avanzato a Pedemontana Spa e a CAL Spa di compiere un importante primo passo, riducendo in maniera sostanziale il pedaggio per i pendolari, ben oltre le scontistiche già applicate».

«L’accordo raggiunto – spiega Licata – prevede, a partire dal prossimo primo marzo, il dimezzamento automatico del pedaggio per gli automobilisti che passeranno dalla tangenziale oltre le 9 volte al mese. Seguirà, nei prossimi mesi, un monitoraggio dei nuovi livelli di utilizzo dell’infrastruttura e degli effetti sul traffico locale, particolarmente da giugno, quando il tratto di viadotto oggi chiuso per manutenzione verrà riaperto. Conclusa entro un anno la fase di monitoraggio – aggiunge – le due società hanno preso l’impegno di rimettersi al tavolo in Regione per valutare insieme ulteriori riduzioni del pedaggio, da estendere a fasce sempre più ampie di automobilisti, in un’ottica di gradualità e di sostenibilità finanziaria: un metodo che si sta rivelando proficuo, rispetto al muro contro muro che andava avanti da 10 anni». 

Non solo: Licata sta avviando un tavolo di confronto regionale per la realizzazione di una nuova corsia nello svincolo di Gazzada, dallo sbocco della tangenziale verso l’A8 e il lago di Varese, per eliminare il collo di bottiglia che in quel tratto causa ulteriori code e rallentamenti. «Sono fiducioso di prossimi e significativi passi avanti anche su questo fronte – conclude Licata, che definisce – preziosi, per l’esito positivo di queste trattative, l’impulso dell’assessore Terzi e il supporto del Gruppo regionale di Forza Italia. Altrettanto fondamentale il fronte comune dei sindaci del territorio, della Provincia e del Prefetto: un lavoro di squadra che sono certo continuerà a portare frutti».

Connettività internet, Licata: «Anche in provincia di Varese un progetto pilota di connessione satellitare».

Tratto da VareseNoi.it

Approvato in Consiglio Regionale l’ordine del giorno per estendere il progetto di connessione dati satellitare in configurazione ibrida a tutte le province lombarde, inclusa Varese, per combattere il digital divide.

“Oggi il Consiglio Regionale ha approvato un mio ordine del giorno con il quale ho chiesto di estendere a tutte le province, compresa la provincia di Varese, il progetto di ‘connessione dati satellitare in configurazione ibrida con le reti terrestri‘ che Regione Lombardia sta avviando in collaborazione con il Dipartimento della Trasformazione Digitale, per la copertura a banda ultra-larga di aree di difficile connettività”: così il consigliere regionale varesino Giuseppe Licata a margine della seduta di Consiglio Regionale dedicata al bilancio previsionale 2025.

“In Lombardia – continua Licata – il “digital divide” esclude ancora interi territori e comunità dalla possibilità di avere una connessione dati veloce: un fattore abilitante per il progresso, lo sviluppo e la competitività delle aziende, ma anche per la telemedicina, lo smartworking e l’accesso ai servizi pubblici digitali. Questo progetto, del valore di 6 milioni e mezzo di euro, contribuirà a migliorare la connettività in Lombardia, portandola dove è assente e potenziandola dove le prestazioni sono scadenti.

La sperimentazione riguarderà particolarmente gli aspetti connessi alla sicurezza dei dati, gli effetti delle condizioni atmosferiche e la scalabilità delle soluzioni sul piano tecnico-commerciale.

La mia richiesta, approvata oggi dal Consiglio Regionale, è stata quella di investire maggiori risorse su questo progetto, estendendo la sperimentazione a tutte le province lombarde, compresa quella di Varese, dove sono molte le aree, non soltanto montane, con scarsa o assente connettività. L’impegno tecnico e politico sarà orientato a trasformare al più presto questo progetto pilota in una soluzione strutturale al servizio di cittadini e imprese” conclude il consigliere varesino.

Crisi aziendali, Licata chiede una seduta a Varese con Giorgetti e Fontana.

Tratto da laPrealpina.it

Il consigliere regionale: «Seduta pubblica urgente, importante rafforzare la rete istituzionale e politica».

Il consigliere regionale Giuseppe Licata interviene sulla crisi delle aziende che sta funestando il Varesotto. «Questa mattina, dopo aver partecipato a Mornago al presidio dei lavoratori della Meta System, purtroppo ennesima importante azienda in crisi nel nostro territorio – spiega l’ex sindaco di Lozza -, ho scritto al presidente della Commissione regionale ‘Attività produttive e occupazione’, di cui sono componente, chiedendo la convocazione urgente di una seduta pubblica della commissione da tenersi presso la Provincia di Varese alla quale possano partecipare il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ed il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. L’ho fatto con assoluto spirito costruttivo: sono certo dell’impegno che tutte le istituzioni stanno già mettendo per affrontare nella maniera più concreta la crisi economica che sta colpendo in maniera particolare la provincia di Varese. Adesso è importante rafforzare la rete istituzionale e politica che deve stare al fianco dei lavoratori e delle imprese. Per questo ritengo significativa questa seduta di commissione: che sia momento di confronto, di condivisione e di sinergia» conclude Licata.

Crisi industriali e futuro del lavoro: la sfida per la provincia di Varese.

Tratto da ilBustese.it

Il consigliere regionale Giuseppe Licata analizza le difficoltà economiche del territorio e invita alla costruzione di una visione per il futuro, coinvolgendo esperti e addetti ai lavori in un incontro pubblico il 12 dicembre (ore 18) a Varese.

«La crisi della Whirpool di Biandronno, poco prima era stata quella della Ilma di Gavirate, nel frattempo sembra affacciarsi la crisi della MV Augusta di Samarate e l’elenco potrebbe purtroppo continuare. Cosa sta succedendo in provincia di Varese? Quali trasformazioni economiche globali sono dietro la chiusura di importanti e storiche aziende del nostro territorio? Di certo c’è che la nostra provincia ne sta pagando e ne pagherà un prezzo altissimo, sul piano occupazionale e quindi sociale.

Per questo, oggi la prima e più urgente sfida deve riguardare il futuro dei lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali, anche in termini di riqualificazione e di ricollocazione. Ma, al contempo, la politica deve cambiare passo e prendere in mano la situazione, non continuando a subirla con italico fatalismo.

C’è bisogno di comprendere le ragioni profonde delle difficoltà economiche che stiamo attraversando. Ma c’è soprattutto urgenza di costruire una visione per la provincia di Varese. Valorizzando le potenzialità e i punti di forza del nostro territorio, individuando nuove opportunità di sviluppo, creando le condizioni affinché la nostra provincia torni ad essere luogo ed icona di lavoro, benessere e qualità della vita».

Giuseppe Licata, Consigliere regionale della Lombardia e organizzatore dell’iniziativa, ne parlerà con autorevoli esperti e addetti ai lavori: Giovanni Bocchieri, già Direttore Generale della DG Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Andrea Venegoni, Docente e Direttore Area Ricerca e Advisory LIUC Business School, Michela Conterno, CEO di Lati S.p.a. (Vedano Olona). Modererà l’incontro Rosi Brandi, caporedattore de La Prealpina.

Appuntamento per giovedì 12 dicembre alle ore 18 presso la sala Varese Vive a Varese in via S. Francesco d’Assisi 26. Possibile prenotare il proprio posto al link QUI.

Emergenza carceri in Lombardia: Licata (Iv) porta in Consiglio il caso Miogni e l’esempio di Don David nel carcere di Busto.

Tratto da Varese7press.it

La situazione delle carceri lombarde è sempre più grave: il sovraffollamento, la carenza di personale e le strutture fatiscenti sono solo alcune delle gravi criticità che affliggono il sistema penitenziario regionale, minando il ruolo rieducativo delle carceri e generando condizioni lavorative  molto precarie per la polizia penitenziaria e tutto il personale”, così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva, intervenuto in aula questa mattina nel Consiglio Regionale dedicato all’emergenza carceri.

Licata ha portato in aula proprio l’esempio del carcere di Varese: “Il carcere dei Miogni dispone di una struttura vetusta, risalente al 1893, dichiarata in dismissione già nel 2001 e che oggi continua ad ospitare molti più detenuti della propria capacità, in condizioni igieniche e ambientali a dir poco problematiche. Solo nel 2017, grazie all’intervento dell’onorevole Maria Chiara Gadda, sono state installate le docce, ma tuttora in alcune di esse manca l’acqua calda”.

Continua Licata: “Bisogna dire grazie alla polizia penitenziaria e a tutto il personale carcerario, che, spesso in condizioni proibitive, riescono a far funzionare queste strutture, ma a prezzo di turni massacranti e sovente senza poter garantire pienamente la funzione rieducativa del carcere. Il tema riguarda sia lo Stato che la Regione, per questo Regione Lombardia deve esercitare la giusta pressione sul Governo, ma deve anche assumersi le proprie responsabilità, soprattutto nell’accompagnamento sociale, nella formazione professionale e nell’inclusione lavorativa dei detenuti”.

Il Consiglio si è concluso con l’approvazione di un documento condiviso tra maggioranza e opposizione che impegna Governo e Giunta Regionale ad intraprendere azioni concrete a favore delle carceri lombarde, tra queste più percorsi di formazione e inserimento sociale, nuovi fondi per le assunzioni e specifiche indennità per i sanitari che operano nelle carceri.

In conclusione del suo intervento Licata ha citato l’esempio virtuoso di Don David Riboldi, cappellano del carcere di Busto Arsizio: “Don David con grande ed encomiabile sforzo riesce a promuovere il reinserimento lavorativo dei detenuti grazie alla sua associazione La Valle di Ezechiele, costituendo in quel caso l’anello mancante tra la carcerazione ed il reinserimento sociale: in quest’aula abbiamo molto da imparare dall’esperienza di Don David. Adesso raccogliamo la sfida di fare che i Don David in Lombardia e in Italia possano continuare il proprio lavoro di affiancamento e sostegno, senza doversi di fatto sostituire alle Istituzioni, come è oggi”.

Fagnano, ancora schiuma nell’Olona, Licata (IV): “Tolleranza zero verso chi inquina i fiumi”

Tratto da ilgiorno.it

Il consigliere regionale Licata convoca in Commissione Arpa e Alfa Sul tavolo iniziative di prevenzione e sanzioni per i colpevoli.

Fagnano Olona (Varese) – Schiuma sull’Olona: dopo l’episodio dell’altro giorno nel tratto che attraversa il territorio di Fagnano Olona, che ha suscitato allarme e sul quale sono in corso accertamenti per individuare le cause, è intervenuto con un comunicato Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia viva e membro della Commissione ambiente.

Tolleranza zero verso chi inquina i nostri fiumi – ha scritto Licata –: oltre al danno ambientale c’è un grave danno d’immagine ed economico per un territorio che punta sul turismo e sulla qualità della vita. Per questo, dopo l’ultimo episodio di schiuma nel fiume Olona, ho convocato in Commissione ambiente i rappresentanti di Arpa (Agenzia regionale protezione dell’ambiente) e di Alfa srl (gestore del sistema idrico integrato in provincia di Varese), per fare il punto sull’accaduto e valutare ogni ulteriore iniziativa di prevenzione e di sanzionamento dei colpevoli, con il maggiore supporto della Regione”.

Ha continuato il consigliere regionale: “I nostri fiumi sono una importantissima risorsa, sul piano ambientale, della sostenibilità e dell’approvvigionamento idrico, ma anche sotto il profilo strettamente economico, se pensiamo alle potenzialità turistiche della provincia di Varese e della Lombardia, anche alla luce dell’impennata di presenze registrata nel 2023; per questo è intollerabile che il nostro fiume Olona continui ad essere protagonista di episodi di inquinamento dovuto allo sversamento di liquidi, verosimilmente da stabilimenti industriali che non rispettano le regole ambientali”.

Arpa e Alfa , ha sottolineato il consigliere regionale “stanno svolgendo un grande e prezioso lavoro attraverso strumentazioni sempre più sofisticate e il continuo monitoraggio delle acque. Ma non possiamo più tollerare anche singoli episodi come quello accaduto qualche giorno fa nella nostra provincia. È il momento di potenziare le attività di contrasto a reati ambientali di questo tipo, la Regione deve essere in prima linea con investimenti mirati e maggiore supporto agli enti impegnati sul campo. Ne parleremo in Commissione Ambiente proprio insieme agli esperti di Arpa e di Alfa”.