Finanziamenti alle nuove imprese, Licata (Italia Viva): «Nella risposta alla mia interpellanza Regione promette nuove risorse»

Tratto da VareseNoi.it

«Ho accolto con favore gli impegni presi dall’Assessore, ma nella mia replica ho puntualizzato la necessità di concentrare in futuro maggiori fondi regionali su iniziative, come questa, di impulso all’economia lombarda e all’occupazione» aggiunge il consigliere regionale di Italia Viva.

“In risposta alla mia interpellanza che ho presentato oggi in Commissione Attività Produttive, bene l’impegno che si è preso l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi di mettere nuove risorse nel bando Nuova Impresa”, così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva e componente della Commissione IV Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione.

“Il bando – continua Licata – emesso nel 2023 che eroga contributi a chi apre una nuova attività si è chiuso anticipatamente per l’esaurimento delle risorse, lasciando fuori circa 300 nuove imprese lombarde che avevano richiesto il contributo. Per questo ho sollevato la questione con una interpellanza presentata oggi in Commissione. Nella risposta, l’assessore Guidesi si è impegnato a stanziare entro le prossime due settimane ulteriori 2 milioni di euro che consentiranno di finanziare tutte le domande ammissibili pervenute fino a gennaio. L’assessore si è inoltre impegnato alla pubblicazione entro il prossimo maggio di un nuovo bando Nuova Impresa per il 2024, che sarà finanziato con 3,7 milioni di euro”.

“Ho accolto con favore gli impegni presi dall’Assessore, ma nella mia replica ho puntualizzato la necessità di concentrare in futuro maggiori fondi regionali su iniziative, come questa, di impulso all’economia lombarda e all’occupazione, evitando la frammentazione delle risorse, che significa dare poco o pochissimo a tanti e a sufficienza a nessuno, politica buona per dire che si è intervenuto su tutti i settori, ma senza una visione e una progettualità che porti a veri risultati incisivi per il futuro della nostra regione”, conclude.

Pnrr, “serve meno burocrazia e sostegni per i Comuni”

Tratto da VareseNews.it

Molti Comuni non hanno le disponibilità di cassa per pagare i lavori resi possibili dai finanziamenti del superpiano europeo. La questione sollevata al Pirellone. Il consigliere varesino Licata: “Finlombarda e Cassa Depositi e Prestiti vengano incontro con mutui specifici“.

«Con la Risoluzione di oggi abbiamo chiesto a Stato e Regione di aiutare i Comuni impegnati nella realizzazione delle opere del PNRR, attivando sostegni finanziari da Finlombarda e Cassa Depositi e Prestiti, semplificando le attività di rendicontazione e rivedendo le modalità di impiego di personale esterno». Lo dice Giuseppe Licata, consigliere regionale Italia Viva e segretario della Commissione “PNRR, Monitoraggio utilizzo fondi europei ed Efficacia bandi regionali”,

«Molti Comuni non hanno le disponibilità di cassa per pagare i lavori del PNRR, in attesa di ricevere successivamente i fondi previsti. Per questo vogliamo che la società finanziaria regionale Finlombarda contribuisca ad anticipare queste somme e che Cassa Depositi e Prestiti eroghi mutui specifici a disposizione dei Comuni» spiega Licata, che è stato sindaco del piccolo Comune di Lozza, in provincia di Varese.

«Il tema finanziario riguarda particolarmente i piccoli comuni, il 60% del totale in Lombardia sono sotto i 2000 abitanti, che sono poi gli enti che stanno incontrando maggiori difficoltà nella realizzazione delle opere del PNRR. A questa categoria di Comuni è particolarmente rivolta la Risoluzione approvata oggi in Consiglio Regionale, che affronta anche le principali questioni burocratiche che stanno rallentando la realizzazione degli interventi nei territori. È il caso della piattaforma di rendicontazione Regis, incubo dei tecnici comunali, che chiediamo venga urgentemente semplificata. E anche dei limiti di azione troppo stringenti imposti alle figure professionali messe a disposizione dei Comuni, ritenute dagli stessi Comuni poco utili alla causa».

«Tutte istanze che sono arrivate alla Commissione PNRR dagli amministratori locali e dei tecnici comunali, insieme alla richiesta di soluzioni immediate, per aiutare realmente i Comuni, ossatura istituzionale del nostro Paese, di cogliere una sfida storica di innovazione, crescita, potenziamento dei servizi e delle infrastrutture e, in ultima analisi, miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

Tessera sanitaria a punti, Licata: «Solo uno slogan se prima Regione non potenzia la sanità territoriale»

Tratto da VareseNoi.it

Il consigliere regionale di Italia Viva: «Prima risolviamo le inefficienze che disincentivano i cittadini ad aderire agli screening, dopo parliamo di raccolta punti e skipass gratuiti per chi è più ligio»

«Sul tema della prevenzione delle malattie servono misure serie e strutturate, non suggestioni e slogan. Prima risolviamo le inefficienze che disincentivano i cittadini ad aderire agli screening, dopo parliamo di raccolta punti e skipass gratuiti per chi è più ligio».

Così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva, a margine del dibattito di oggi in Consiglio regionale sulla proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso di premiare con skipass e cure termali i cittadini che partecipano alle attività di screening sanitari.

«Come chiarito dalla capogruppo Lisa Noja oggi in aula – prosegue – nostra posizione a riguardo è molto netta: non abbiamo pregiudizi ideologici su qualsiasi iniziativa possa tutelare maggiormente la salute dei lombardi, specie sul fronte della prevenzione delle malattie. Ma Regione ha anzitutto la responsabilità di potenziare i servizi sanitari territoriali, che siano davvero a portata dei cittadini, solo così i lombardi si sottoporranno più frequentemente agli screening sanitari. Allo stato attuale, la proposta di una tessera sanitaria a punti sembra più una sparata buona per i titoli dei giornali e per distogliere l’attenzione dai gravi problemi della sanità lombarda».

Licata sferza il Consiglio regionale, “urgente rivedere le politiche ambientali per la qualità dell’aria”

Tratto da VareseNews.it

Una delle soluzioni suggerite dal consigliere riguarda il miglioramento del trasporto pubblico, sia ferroviario che su gomma, settore che mostra gravi criticità nella regione.

Il consigliere regionale Giuseppe Licata, del gruppo “Azione – Italia Viva – Renew Europe“, ha lanciato un appello per una seria revisione delle politiche ambientali in Lombardia, evidenziando la persistente problematica della qualità dell’aria nella regione. Durante una seduta del Consiglio Regionale, ha criticato l’approccio dell’Assessore Maione che, pur riconoscendo un miglioramento nel trend della qualità dell’aria, tende a minimizzare la gravità della situazione. Secondo Licata, i dati di ARPA Lombardia confermano superamenti significativi degli standard normativi per PM10, biossido di azoto e ozono, dimostrando che la regione si trova in una condizione critica.

Licata sottolinea che attribuire la colpa alla sfortunata condizione geografica della Lombardia non fa altro che fornire un alibi per non agire in modo più incisivo. Propone di abbandonare le contrapposizioni ideologiche tra difesa della produttività e politiche ecologiste, per concentrarsi invece su soluzioni pratiche che non danneggino l’economia.

Una delle soluzioni suggerite riguarda il miglioramento del trasporto pubblico, sia ferroviario che su gomma, settore che mostra gravi criticità nella regione. Licata critica la posizione della Giunta, che vede nella ricerca di soluzioni un tentativo di discreditare l’istituzione regionale, e ricorda le condanne ricevute dall’Italia dalla Corte Europea per il superamento dei limiti di PM10 e biossido di azoto.

Inoltre, Licata denuncia la superficialità con cui la Regione affronta le questioni ambientali, come dimostrato dal bando regionale Rinnova Autovetture, ritenuto insufficiente e mal gestito. Questo programma, destinato a incentivare l’acquisto di auto a basse emissioni, soffre di limitate risorse, tutte statali, distribuite con criteri poco equi e senza considerare il reddito dei richiedenti.

Il consigliere conclude sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete e proporzionate alla gravità della situazione ambientale e del cambiamento climatico, invitando a un impegno più sostanziale da parte della Regione Lombardia.

Treni gratuiti per le forze dell’ordine. «L’ho chiesto e la Regione ci ha ripensato»

Tratto da laPrealpina.it

«Un mese fa denunciavo il mancato rinnovo da parte di Regione Lombardia della convenzione con Trenord che prevedeva il diritto per le forze dell’ordine di viaggiare gratuitamente sui treni regionali, come accade praticamente in tutta Italia». Così inizia l’intervento, oggi, mercoledì 14 febbraio, di Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva». «Ho fatto seguire una interrogazione che chiedeva conto di quella che appariva una scelta sbagliata o comunque un tentennamento inammissibile. Oggi Regione ha ripristinato questo diritto per le forze dell’ordine, che si traduce soprattutto in più controllo e sicurezza sui nostri treni» osserva Licata.

«Gli agenti che viaggiano sui treni contribuiscono ad accrescere la sicurezza sui convogli, dato che, anche fuori servizio, sono tenuti ad intervenire in situazioni di pericolo per i passeggeri e il personale di bordo. E non sono purtroppo rari sui treni regionali episodi di violenza, rapine e atti vandalici, che disincentivano molti lombardi all’uso del trasporto pubblico, specialmente donne e famiglie. Per questo mi ero subito detto contrario all’abolizione di questa convenzione, che garantiva sulle linee ferroviarie regionali maggiore presenza di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e altre forze dell’ordine» prosegue l’esponente di Italia Viva. Che conclude: «Bene che la Regione ci abbia ripensato: se non un passo in avanti, almeno un non arretramento nel percorso di miglioramento dei servizi ferroviari regionali, che sappiamo essere già deficitari per i troppi ritardi e le cancellazioni, ancora lontani dai livelli di efficienza e affidabilità che troviamo non soltanto in molti Paesi europei, ma anche in alcune altre regioni italiane».

Agricoltura, Licata e Noja: «Italia Viva smaschera le nuove tasse mentre Regione copre il governo»

Tratto da Varesenoi.it

I due consiglieri regionali: «L’assessore Beduschi avrebbe dovuto prendere subito in considerazione la mozione nella quale chiedevamo di intervenire sul governo, affinché andasse incontro alle richieste legittime degli agricoltori».

«Per l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi la colpa dell’aumento delle tasse agli agricoltori è, come sempre, dell’Europa e del destino cinico e baro. Oltre, naturalmente, che di Italia Viva, che ha osato smascherare i balzelli e gli aggravi fiscali comminati dal governo Meloni a spese del settore agricolo. Mentre l’Europa non c’entra nulla con questi aumenti, rileviamo che l’asse Regione Lombardia-governo, che non funziona mai quando c’è da risolvere i problemi dei lombardi, si attiva invece immediatamente quando c’è da coprire le incapacità di governare del centrodestra». Così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva.

Sottolinea Lisa Noja, capogruppo di Italia Viva in Regione Lombardia: «L’aumento dell’Irpef agricola e l’azzeramento degli sgravi ai giovani imprenditori agricoli, introdotti nel 2017 da Matteo Renzi, rappresentano una vera e propria patrimoniale da 250 milioni, che colpisce un settore già in difficoltà, a causa della pandemia, dell’inflazione, delle crisi internazionali e degli aumenti dell’energia e delle materie prime. È stata Maria Chiara Gadda, parlamentare varesina di Italia Viva e vicepresidente della commissione Agricoltura alla Camera, a lanciare l’allarme, costringendo la premier Meloni in queste ore a riaprire il dialogo con gli agricoltori».

Concludono Licata e Noja: «Meglio avrebbe fatto l’assessore Beduschi a prendere subito in considerazione la mozione che abbiamo presentato qualche giorno fa in Consiglio regionale, nella quale chiedevamo alla giunta e al presidente Fontana proprio di intervenire sul governo, affinché andasse incontro alle richieste legittime degli agricoltori. La mozione non era stata trattata perché ritenuta dalla maggioranza non urgente. Evidentemente era invece molto urgente! Ora aspettiamo di vedere come il governo rimedierà ai propri errori, Italia Viva continuerà a vigilare».

Protesta agricoltori, Licata: «Bene l’audizione, ora Regione dia risposte concrete»

Tratto da Varesenoi.it

«La protesta degli agricoltori nasce da ragioni oggettive e rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato» aggiunge il consigliere regionale del gruppo di Italia Viva.

“Bene l’audizione dei rappresentanti del comparto agricolo, ricevuti questa mattina in Regione in Commissione Agricoltura, ma ora da Regione Lombardia ci aspettiamo risposte concrete”, così Giuseppe Licata, Consigliere Regionale del Gruppo Consiliare di Italia Viva.

“La protesta degli agricoltori – continua Licata – nasce da ragioni oggettive e rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ritenevamo indispensabile che l’assessore regionale Alessandro Beduschi arrivasse all’audizione di oggi con impegni chiari e precisi della Giunta Fontana, così purtroppo non è stato.”.

Spiega Licata: “Proprio ieri in Consiglio Regionale, insieme al mio Gruppo, abbiamo depositato una mozione, non inserita nell’ordine dei lavori perché non ritenuta urgente dalla maggioranza, con la quale chiedevamo a Regione Lombardia di individuare misure da finanziare con risorse regionali per accompagnare gli agricoltori delle piccole e medie aziende verso sistemi produttivi sostenibili; l’impegno a sollecitare il Governo al fine di ridurre la pressione fiscale, reintroducendo l’esonero IRPEF per i redditi dominicali e agrari, tagliato dal Governo Meloni con la Legge di Bilancio 2024, e a chiedere infine sia a livello europeo che regionale la semplificazione delle procedure che riguardano la politica agricola comune, che negli anni si è rivelata troppo complessa sotto il profilo degli adempimenti burocratici. Impegni che darebbero una prima risposta alle richieste presentate dai rappresentanti del comparto nel corso delle audizioni di questa mattina”.

L’ascolto degli agricoltori rappresenta un primo passo importante, ma non basta. Ora Regione Lombardia dimostri di essere all’altezza del titolo di prima regione agricola del Paese e garantisca risposte rapide ed efficaci. E’ una questione economica ed occupazionale, ma anche ambientale se consideriamo l’importantissimo ruolo del settore agricolo nei processi di transizione ecologica. Senza il loro protagonismo in questa sfida, qualsiasi obiettivo diventerebbe irraggiungibile”, conclude.

Autismo, Licata: «Piano regionale scaduto, Regione garantisca continuità e potenzi gli interventi»

Tratto da Varesenoi.it

Il consigliere di Italia Viva ha presentato in assise un’interrogazione all’assessore Bertolaso: «Rimango fiducioso che non si perda altro tempo e sono pronto a dare il mio contributo con proposte specifiche»

«Regione non metta a rischio la continuità delle misure rivolte a persone affette da disturbo dello spettro autistico e alle loro famiglie. Si approvi al più presto il nuovo Piano regionale operativo sull’autismo (Poa), per garantire risorse e interventi fondamentali per potenziare i percorsi di presa in carico, in un’ottica di sempre maggiore integrazione delle prestazioni sanitarie, sociali ed educative», così Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva, nel corso di una interrogazione posta oggi in aula all’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso.

«Ogni anno in Lombardia – spiega Licata – si registrano 1.600 nuovi diagnosi di autismo, persone che hanno bisogno, insieme ai loro caregiver, di servizi strutturati riabilitativi e assistenziali, in rete con le associazioni e tutti i soggetti coinvolti. Tutte misure che dovrebbero essere contenute nel Poa, scaduto nel dicembre scorso, su cui Regione Lombardia per il biennio 2024-2025 è in grande ritardo. Per questo, oggi ho presentato in Consiglio una interrogazione all’Assessore Bertolaso, sollecitando la Regione a completare al più presto l’iter di stesura del nuovo Poa, che risponda ai bisogni delle persone con autismo e delle loro famiglie, non lasciandoli mai soli ad affrontare percorsi molto complessi, totalizzanti e spesso onerosi sul piano economico. Rimango fiducioso che la Regione non perda altro tempo e sono pronto a contribuire al nuovo piano con proposte specifiche».

Scuole materne paritarie, Licata: «Finalmente Regione incrementa i fondi. Lo chiedevo da mesi»

Tratto da Varesenoi.it

Regione Lombardia incrementa i fondi alle scuole materne paritarie. Una decisione accolta positivamente da Giuseppe Licata: «Da diversi mesi chiedo di aumentare queste risorse – ricorda infatti il consigliere di Italia Viva –. Dopo tanto tempo, finalmente la Regione mi ha ascoltato e ha incrementato i contributi di 4 milioni per poter abbassare le rette e dare un servizio migliore ai bambini e ai genitori che devono conciliare gli impegni lavorativi e quelli familiari».

Il consigliere regionale varesino aggiunge in una nota che «ormai siamo abituati: la maggioranza boccia formalmente in Consiglio le nostre proposte, ma poi ne recepisce sostanzialmente i contenuti e le realizza dietro le quinte. È successo così anche questa volta, con l’aumento dei contributi destinati alle scuole materne paritarie che, con delibera di giunta approvata ieri, passano da 8 a 12 milioni di euro annuali con riferimento al 2024 e al 2025. Una richiesta che avevo ripetutamente portato in Consiglio, l’ultima volta nello scorso dicembre in sede di bilancio regionale, e che deriva dal confronto con le associazioni di rappresentanza e dall’ascolto delle famiglie» (leggi qui).

Licata sottolinea come questo «passo avanti» sia «il risultato di un lavoro di “opposizione” fatto con proposte concrete e ponderate». Ma aggiunge che «rimane ancora tanto da fare, se pensiamo che in Lombardia i posti disponibili nelle scuole dell’infanzia coprono appena il 29 per cento delle reali necessità».