Tratto da Varesenoi.it
«La protesta degli agricoltori nasce da ragioni oggettive e rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato» aggiunge il consigliere regionale del gruppo di Italia Viva.
“Bene l’audizione dei rappresentanti del comparto agricolo, ricevuti questa mattina in Regione in Commissione Agricoltura, ma ora da Regione Lombardia ci aspettiamo risposte concrete”, così Giuseppe Licata, Consigliere Regionale del Gruppo Consiliare di Italia Viva.
“La protesta degli agricoltori – continua Licata – nasce da ragioni oggettive e rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ritenevamo indispensabile che l’assessore regionale Alessandro Beduschi arrivasse all’audizione di oggi con impegni chiari e precisi della Giunta Fontana, così purtroppo non è stato.”.
Spiega Licata: “Proprio ieri in Consiglio Regionale, insieme al mio Gruppo, abbiamo depositato una mozione, non inserita nell’ordine dei lavori perché non ritenuta urgente dalla maggioranza, con la quale chiedevamo a Regione Lombardia di individuare misure da finanziare con risorse regionali per accompagnare gli agricoltori delle piccole e medie aziende verso sistemi produttivi sostenibili; l’impegno a sollecitare il Governo al fine di ridurre la pressione fiscale, reintroducendo l’esonero IRPEF per i redditi dominicali e agrari, tagliato dal Governo Meloni con la Legge di Bilancio 2024, e a chiedere infine sia a livello europeo che regionale la semplificazione delle procedure che riguardano la politica agricola comune, che negli anni si è rivelata troppo complessa sotto il profilo degli adempimenti burocratici. Impegni che darebbero una prima risposta alle richieste presentate dai rappresentanti del comparto nel corso delle audizioni di questa mattina”.
“L’ascolto degli agricoltori rappresenta un primo passo importante, ma non basta. Ora Regione Lombardia dimostri di essere all’altezza del titolo di prima regione agricola del Paese e garantisca risposte rapide ed efficaci. E’ una questione economica ed occupazionale, ma anche ambientale se consideriamo l’importantissimo ruolo del settore agricolo nei processi di transizione ecologica. Senza il loro protagonismo in questa sfida, qualsiasi obiettivo diventerebbe irraggiungibile”, conclude.