Licata sferza il Consiglio regionale, “urgente rivedere le politiche ambientali per la qualità dell’aria”

Tratto da VareseNews.it

Una delle soluzioni suggerite dal consigliere riguarda il miglioramento del trasporto pubblico, sia ferroviario che su gomma, settore che mostra gravi criticità nella regione.

Il consigliere regionale Giuseppe Licata, del gruppo “Azione – Italia Viva – Renew Europe“, ha lanciato un appello per una seria revisione delle politiche ambientali in Lombardia, evidenziando la persistente problematica della qualità dell’aria nella regione. Durante una seduta del Consiglio Regionale, ha criticato l’approccio dell’Assessore Maione che, pur riconoscendo un miglioramento nel trend della qualità dell’aria, tende a minimizzare la gravità della situazione. Secondo Licata, i dati di ARPA Lombardia confermano superamenti significativi degli standard normativi per PM10, biossido di azoto e ozono, dimostrando che la regione si trova in una condizione critica.

Licata sottolinea che attribuire la colpa alla sfortunata condizione geografica della Lombardia non fa altro che fornire un alibi per non agire in modo più incisivo. Propone di abbandonare le contrapposizioni ideologiche tra difesa della produttività e politiche ecologiste, per concentrarsi invece su soluzioni pratiche che non danneggino l’economia.

Una delle soluzioni suggerite riguarda il miglioramento del trasporto pubblico, sia ferroviario che su gomma, settore che mostra gravi criticità nella regione. Licata critica la posizione della Giunta, che vede nella ricerca di soluzioni un tentativo di discreditare l’istituzione regionale, e ricorda le condanne ricevute dall’Italia dalla Corte Europea per il superamento dei limiti di PM10 e biossido di azoto.

Inoltre, Licata denuncia la superficialità con cui la Regione affronta le questioni ambientali, come dimostrato dal bando regionale Rinnova Autovetture, ritenuto insufficiente e mal gestito. Questo programma, destinato a incentivare l’acquisto di auto a basse emissioni, soffre di limitate risorse, tutte statali, distribuite con criteri poco equi e senza considerare il reddito dei richiedenti.

Il consigliere conclude sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete e proporzionate alla gravità della situazione ambientale e del cambiamento climatico, invitando a un impegno più sostanziale da parte della Regione Lombardia.